lunedì

capitan uncino

Sembra già domani.
Il giorno della partenza.
Giaci a fianco del mio posto nel letto.
Mi piace pensarti lì, ad aspettarmi.

È come tu sentissi dove ticchettare.
Dove pulsare.
Dove fervere.
Dove palpitare e fremere.
Come se facessi del mio piacere il tuo piacere.

E il pene si staglia e col corpo si fa uncino.
Uncino che non strappa.

Sento ancora la barba sul viso. E tra le dita i capelli 0.2.
E la vena pulsante, a volte, sulla fronte.

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