lunedì

Cantico (appunti parte 3, del buio)

Parole come carezze audaci nella notte buia.
La schiena incisa dalla saliva, incisa.
Al piantarsi dell'ago il corpo si contorce, e si asciuga come al fuoco il sapore dei tuoi gesti.

E il tuo corpo potente, come sovrano, penetra il mio.
E sento i muscoli delle braccia aggrapparsi alle sbarre, e sento l'addome d'acciaio schiacciare la pancia di cotone.
E il gemito morde il timpano. E i corpi lottano. E i corpi si resistono. E i corpi si scontrano.
E il corpo, ormai monade, s'inarca, e le bocche spalancate si specchiano aspettando quell'instante.

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