domenica

Considerazioni sulla sofferenza.

La sofferenza grandissima che prova non è maggiore di quella altrui, ma forse neanche minore.
È il risultato di una solitudine che deriva da una non accettazione del sé, e ricerca di questa accettazione negli atteggiamenti e negli occhi altrui. Come se gli altri e il loro incondizionato amore potesse essere la soluzione. Ma è evidente che sovraccaricare ognuno con la ricerca della soddisfazioni dei propri bisogni bulimici non è la soluzione, ma solo la perpetuazione di un cerchio che si ripete inevitabilmente e inesorabilmente con l’allontanamento spontaneo della persona cura o con l’allontanamento voluto in quanto la persona stessa non può essere, fingersi o plasmarsi soluzione del problema.

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